Baldassarre Peruzzi, Sodoma - 1500
Accademia Nazionale dei Lincei
Roma – Via della Lungara, 230
La Villa Farnesina fu commissionata al celebre architetto Baldassarre Peruzzi dal ricco banchiere senese Agostino Chigi, chiamato "il magnifico". Egli viveva qui la sua splendida vita di mecenate del Rinascimento tra ricchezze e onori, protettore di artisti e amico di principi e cardinali che amava ricevere nella sua dimora nel periodo più splendido della sua vita, lontano dagli affanni e dalla cupa dimora cittadina.
La costruzione fu decorata, oltre che dal Peruzzi stesso, da Raffaello, da Sebastiano del Piombo e dal Sodoma con affreschi ispirati ai miti classici.
Il palazzo oggi è sede di rappresentanza dell'Accademia Nazionale dei Lincei. La Sala delle Nozze di Alessandro e Roxane presso Villa Farnesina venne decorata dal Sodoma su commissione di Agostino Chigi.
La parete NORD rappresenta la scena delle nozze tra Alessandro e Roxane. Alessandro che domina la scena offre a Roxane, seduta sul bordo del letto, la corona reale. Tre amorini alati liberano il corpo rigoglioso di Roxane dagli ultimi indumenti e gioielli; le tre inservienti che l’avevano preparata per la notte di nozze lasciano la stanza con alcuni teli e una brocca d’acqua. A destra i testimoni delle nozze (Imeneo ed Efestione).
Restauro della parete Nord della sala delle nozze di Alessandro Magno e Roxane
Raccolta fondi
La fase dei restauri moderni della Villa Farnesina ha inizio negli anni ’60 -’70 del Novecento, grazie all’intervento dell’Istituto Centrale per il Restauro (oggi ISCR). Una campagna di restauri, con un forte carattere interdisciplinare.
Gli affreschi presentano danni individuati sia nelle porzioni superiori che inferiori e spesso in corrispondenza di lesioni dell'intonaco e di antichi rifacimenti.
Molte lesioni inoltre sembrano essersi aggravate di recente come dimostrato dalla malta chiara che non presenta depositi di polvere. Si riscontrano, soprattutto in prossimità dei distacchi d'intonaco, decoesioni e deadesioni di porzioni di pellicola pittorica.
Si riscontrano inoltre evidenti alterazioni cromatiche con associati sbiancamenti e abbassamenti di tono delle molteplici integrazioni pittoriche effettuate nei precedenti interventi di restauro.
Fissativi impiegati in precedenti interventi di restauro della pellicola pittorica hanno causato sbiancamenti con associati effetti “lucidi e opachi”. Schizzi e percolazioni, dovuti a residui di tinte e consolidanti, caduti accidentalmente sulle superfici, sono presenti soprattutto nelle porzioni inferiori.
Il progetto prevede il recupero complessivo dei danni agli affreschi.