Lazzaro Bastiani - Metà 1400
Galleria dell’Accademia di Venezia
Venezia (Veneto) – Depositi Galleria dell’Accademia
La pala (cm 234 x 140 x 1,3) era destinata all’altare della Scuola di Sant’Antonio da Padova, all’interno dell’edificio che ospitava la confraternita presso la chiesa dei Frari.
Il dipinto, firmato nel cartiglio LAZARUS • BASTIANUS/ P, raffigura Sant’Antonio seduto sulla sommità del tronco di un albero di noce, colto in atto di predicare con portamento ieratico. La scena rievoca l'episodio degli ultimi anni di vita di Sant’Antonio, quando, ritiratosi a Camposampiero, allievare le cattive condizioni di salute, gli venne allestita dall’amico conte Tiso una cella sui rami di un noce dal quale predicava ai fedeli.
La presenza ai piedi dell’albero di San Bonaventura, a sinistra, e del beato Luca Belludi, a destra, rendono la pala – secondo quanto indicato negli studi - “una sorta di manifesto propagandistico in favore della promozione dei membri dell’ordine francescano” .
Restauro
Raccolta fondi
Il dipinto si presenta in cattivo stato di conservazione. Da sempre l’opera risulta estremamente fragile e reattiva alle variazioni termoigrometriche, con sollevamenti continui e diffusi della pellicola pittorica periodicamente trattati in modo localizzato.
Il supporto presenta diversi difetti a causa del taglio scelto, con presenza di nodi e fibratura ad andamento irregolare, le conseguenze date da queste scarse caratteristiche sono evidentemente accentuate dallo spessore esiguo a cui le assi sono state ridotte. La seconda tavola dal basso si è completamente staccata dalla precedente.
La pellicola pittorica presenta severi sollevamenti, continui e diffusi; in molte aree attualmente il colore non ha lo spazio sufficiente per essere riadagiato al suo posto. Le linee di sollevamento seguono l’andamento orizzontale delle fibre del legno di supporto. La vernice è solo leggermente ingiallita e le integrazioni pittoriche risultano ancora intonate.
Messa in sicurezza ed il fissaggio dei sollevamenti di colore, il risanamento strutturale della tavola, lo studio, la progettazione e la predisposizione di un nuovo sistema di contenimento elastico sul retro che possa assecondare le peculiari necessità conservative dell'opera e la revisione della superficie pittorica.