Mimmo Palladino - 1992
Comune di Benevento
Benevento (Campania) - Giardino Ex Convento San Domenico
Nel medioevo tornò in auge il concetto di hortus conclusus, dal latino “giardino chiuso”.
L’hortus conclusus di Benevento nasce intorno al complesso di epoca medievale dedicato a San Domenico, e così resiste e sopravvive alle vicende storiche fino ai giorni nostri, precisamente nel 1992, quando il fascino, la potenza e la purezza incontaminata di questo giardino mistico, spingono uno dei maggiori artisti della transavanguardia italiana, Mimmo Paladino, a trasformarlo in un museo contemporaneo a cielo aperto.
L’hortus conclusus di Benevento conserva ancora tracce di mura di epoca longobarda, alternate a strutture volute dall’artista e alle sue opere.
Manutenzione straordinaria delle opere
Raccolta fondi
Il complesso versa in uno stato di degrado diffuso e generalizzato.
L’esposizione agli agenti atmosferici e l’ambiente in cui sono inserite le singole opere e gli atti vandalici a cui è stato sottoposto il luogo hanno causato, nel tempo, diffusi fenomeni di degrado.
Il bronzo ha perso l’originale lucidatura ed è ricoperto da uno spesso strato di depositi atmosferici e di agenti inquinanti che offuscano la patina originale. Gli accumuli di deiezioni animali hanno prodotto fenomeni di ossidazione e in diversi casi, il bronzo evidenzia l’insorgere di corrosioni. Nelle parti concave delle opere, si sono formati depositi calcarei.
Le opere presentano attacchi di licheni. I paramenti delle stesse sono stati selvaggiamente ricoperti da scritte e incisioni; i basamenti in pietra sono attaccati da vegetazione primaria e licheni, mentre, la consuetudine di utilizzare lumi di cera ha causato numerose colature.
Anche la scultura in pietra di Vicenza imprigionata fra conci di pietra calcarea e posta sul terrazzo dell’edificio rosso è stata brutalmente vandalizzata con scritte con pennarelli neri. La superficie della pietra è anche qui attaccata da vegetazione primaria e da licheni. Recentemente si è manifestato il completo distacco della testa, dovuto a fenomeni di gelività.
È previsto il recupero di tutte le opere in bronzo, della scultura e degli elementi lapidei, delle opere in cemento policromo, della scultura in pietra di Vicenza e della fontana posta al di sotto del cavallo.
Interventi di restauro del muro rosso ed integrazioni e restauro delle opere in cemento incassate nei muri e nel pavimento.
Il muro rosso si presenta in cattive condizioni conservative, soprattutto nella parte superiore e retrostante. Sono previsti lavori di rimozione degli intonaci e dei rasanti parzialmente distaccati, rifacimento di tutte le parti dell'intonaco deteriorato, ritinteggiatura dell'intero muro, rifacimento della pavimentazione del ballatoio e dei gradini, assistenza muraria con eventuali ponteggi e scale per l'esecuzione dei restauri.
Interventi di recupero del verde e della parte idraulica consistenti in lavori di manutenzione del verde e dell'impianto idrico, sostituzione e integrazione di essenze, ripristino della funzionalità delle fontane.
Interventi sull'impianto elettrico e di illuminazione. L'impianto elettrico richiede una revisione ed una integrale messa a norma. Saranno eseguiti interventi di revisione e sostituzione di tutti i corpi illuminanti danneggiati e fuori norma e di revisione del quadro elettrico con l'installazione di timer per l'accensione programmata delle varie linee di illuminazione.