Giuseppe Genoino, Francesco Pagano , Matteo Bottigliero - 1748
Comune di Napoli
Napoli (Campania) – Piazza del Gesù
Al centro della piazza del Gesù sorge la monumentale Guglia dell’Immacolata Concezione, straordinario e scenografico monumento alto oltre trenta metri.
La prima idea di estendere allo spazio esterno alla chiesa il culto della Vergine Maria, cui i gesuiti erano devotissimi, nacque nel 1742, quando sull’altare della chiesa del Gesù fu posto un grandioso gruppo scultoreo in argento raffigurante l’Immacolata e la Trinità, su modello dello scultore Domenico Antonio Vaccaro ed oggi perduto. In quell’occasione Carlo di Borbone, re di Napoli dal 1734, e sua moglie Maria Amalia di Sassonia, anch’essi particolarmente devoti alla Vergine Maria, manifestarono a padre Francesco Pepe l’auspicio di poter estendere il culto mariano nello spazio antistante la chiesa con l’erezione di un monumento e lei dedicato.
Per la progettazione del colossale apparato decorativo fu organizzato un vero e proprio concorso pubblico, ed i modellini dei vari progetti, in cera ed in legno, furono esposti al Palazzo Reale perché il sovrano potesse sceglierne uno.
Fu prescelto quello di Giuseppe Genoino (o Genuino), esperto sia nelle tecniche costruttive che in quelle scultoree.
Una grandiosa opera di forma piramidale, con alto basamento circolare e tre ordini ad esso sovrapposti, coronata dalla scultura in bronzo con l’Immacolata, su modello di Francesco Pagano.
Le sculture ed i rilievi che la decorano sono opere documentate di Francesco Pagano e Matteo Bottigliero.
La scultura superiore, l’Immacolata in bronzo, è su modello di Francesco Pagano.
Restauro del monumento e ripristino del funzionamento dell’impianto idrico e di illuminazione
Raccolta fondi (aggiornato al 07/03/2016)
Lo stato di degrado interessa prevalentemente le superfici lapidee della Guglia ed i suoi elementi aggettanti quali sculture, rosoni, pinnacoli, bassorilievi, angeli, putti, etc.
La totale assenza di qualunque forma manutentiva, a seguito del restauro effettuato alla fine degli anni ’70, ha provocato rilevanti fenomeni di degrado dell’apparato decorativo. Tali fenomeni sono evidentemente imputabili alla esposizione dei materiali costitutivi agli agenti atmosferici ed inquinanti e sono relativi all’ossidazione degli elementi in lega metallica, fenomeni di erosione, corrosione, sfaldamento e polverizzazione degli elementi lapidei e degrado delle stuccature eseguite durante l’ultimo restauro.
Nella parte bassa i pinnacoli della recinzione metallica risultano ampiamente vandalizzati da scritte e graffiti. Il basamento in piperno è infestato da licheni e presenta localizzate fratture e problemi legati all’umidità di risalita.
La cancellata, realizzata in ferro forgiato e battuto, con chiodature tra gli elementi costitutivi, è stata oggetto di un recente intervento manutentivo, con rifinitura protettiva a base di vernici micacee.
Gli interventi previsti possono essere sinteticamente indicati in: pulitura e consolidamento del basamento in piperno, delle lastre marmoree, dei pinnacoli, degli elementi lapidei aggettanti e della cancellata in ferro, trattamento antigraffiti, integrazione e/o sostituzione dl sistema di ancoraggio dei puttini, integrazione lacune, rimozione delle dilavature dei cloruri di rame, rimozione delle stuccature esistenti e successivo rifacimento con idonei materiali, pulitura e restauro scultura in rame e protezione finale.