Cosimo Fanzago - Anni ’30 del XVII secolo
Comune di Napoli
Napoli (Campania) – Largo Sermoneta
La fontana Fonseca – meglio conosciuta come fontana del Sebeto dalla statua, fulcro della composizione, che rappresenta il mitico fiume – fu commissionata dal viceré Emanuele Zunica y Fonseca conte di Monterey. Il progetto è attribuito a Cosimo Fanzago.
La composizione è costituita da uno zoccolo in piperno sul quale poggia un basamento in marmo, che sorregge tre vasche, di cui quella centrale più aggettante. Su quest’ultima si appoggiano due mostri marini, dalle cui fauci scaturiva l’acqua.
Al centro della fontana, un arco a sesto ribassato – sormontato da una monumentale struttura che comprende una lapide incorniciata da volute, e gli stemmi araldici del re di Spagna, del viceré e della città di Napoli – inquadra la statua di un vecchio barbuto, che rappresenta il fiume Sebeto, adagiato sul fianco destro all’interno di una grande conchiglia.
Addossate ai piedritti, ci sono altre due figure che riproducono tritoni recanti sulle spalle e in mano ciascuno due buccine, dalle quali sgorgava l’acqua nelle vasche laterali.
Completano la struttura, due obelischi a sezione piramidale coronati da un globo e da stelline, ora scomparse.
Restauro del monumento e ripristino del funzionamento dell’impianto idrico e di illuminazione
Raccolta fondi (aggiornato 19/05/2016)
La fontana si presenta allo stato in un notevole stato di abbandono: l’impianto idrico non è in funzione; l’impianto di illuminazione esterno, realizzato con proiettori inseriti in apposite nicchie realizzate nella pavimentazione antistante il monumento stesso, è stato fortemente vandalizzato unitamente ai cristalli di chiusura di tali nicchie, due delle quali sono state puntualmente transennate; nel luglio scorso si è verificato il distacco di una lastra di marmo di rivestimento della parte posteriore di uno dei due obelischi laterali e pertanto l’intera area circostante è stata interdetta all’accesso e al passaggio.
La parte monumentale della fontana presenta diversi punti di sconnessione dei rivestimenti, con diffusa formazione di vegetazioni infestanti, forti presenze di depositi superficiali, escrementi e incrostazioni che in molti punti hanno intaccato la finitura dei marmi di rivestimento, graffiti con evidente penetrazione del colore sia sulla parte basamentale in piperno che sui rivestimenti in marmo, lesioni alle statue presenti con parziale mancanza di parti scultoree.
Restauro del monumento e ripristino del funzionamento dell’impianto idrico e di illuminazione.
L’intervento di restauro comporta la pulitura delle superfici marmoree e lapidee; il restauro degli elementi marmorei costituenti; l’eventuale integrazione e/o sostituzione delle parti mancanti, previa accurata indagine, delle sculture, dei fregi e delle parti decorative in genere, da concordare con la competente Soprintendenza; il diserbo della vegetazione.
Trattamento con adeguato sistema di protezione delle parti lapidee per scritte e graffiti. Verifica e ripristino dell’impianto idrico con riattivazione della fontana e del suo sistema di ricircolo dell’acqua.
Verifica e ripristino del sistema di illuminazione e rifacimento delle parti in cristallo danneggiate, con eventuale adozione di sistema con elevata resistenza ad atti vandalici.