Sconosciuto – 1500 ca.
Azienda Di Servizi Alla Persona Golgi-Redaelli
Da stabilire
Il Crocefisso, intagliato nel legno e dipinto (cm 130 circa di altezza), può essere riferito a un artista appartenente a un’area culturale lombarda operante in un arco cronologico compreso nel XVI secolo.
Donata all’ASP Golgi Redaelli nel 2016 dal sacerdote Giambattista Almini, già cappellano dell’Istituto Geriatrico Camillo Golgi, secondo le indicazioni del donatore stesso, la scultura proverrebbe dalla non più esistente chiesa di Santa Chiara di Abbiategrasso, edificio oggi incorporato nella parte storica dell’Istituto Golgi.
Proprio questa possibile provenienza, oltre all’indubbio valore storico artistico dell’opera, ne motiva fortemente il recupero conservativo.
Restauro
Raccolta fondi
L'opera ha problemi di conservazione dello strato pittorico e della struttura lignea.
Per quest'ultima i problemi sono molteplici: la testa è staccata dal corpo, si possono notare delle grosse stuccature. Così, nella giunzione delle braccia al corpo si può notare la presenza di stratificazioni
Altri elementi di degrado riguardano alcune fenditure e difetti, frutto di un restauro grossolano.
Per quanto riguarda lo strato pittorico le condizioni di conservazione risultano pessime, dovute molto probabilmente a diversi rifacimenti invasivi.
La figura del Cristo non ha né la barba né capelli intagliati, in origine i capelli erano quasi certamente veri, forse realizzati con crine. Nell'ultimo restauro sono stati applicati nuovi capelli e nuova barba dai materiali grossolani, anch'essi da rimuovere.
Sono presenti numerosi e importanti sollevamenti e distacchi sia dello strato preparatorio che di quello pittorico.
L'intervento di restauro prevede la rimozione delle ridipinture e degli strati soprammessi, recuperando il modellato originale che appare di qualità certamente più che buona, ripristinando il movimento originale dell'opera.
Verranno effettuate le seguenti operazioni: fissaggio dei sollevamenti e degli stacchi dello strato preparatorio e di quello pittorico, prove di pulitura per l'individuazione della presenza di policromia originale, pulitura della scultura sulla base delle informazioni ottenute in fase di indagine, consolidamento delle fenditure presenti sul corpo del Cristo, ricostruzione del sistema portante della testa, ricerca del sistema di ancoraggio delle braccia al corpo, ripristino del sistema (eventuale) di movimento delle braccia, trattamento antitarlo con funzione preventiva, ritocco delle lacune dello strato pittorico, documentazione fotografica, verniciatura finale, relazione tecnica.