Sconosciuto - IX secolo
Comune di Salerno
Salerno (Campania) – Via Arce
L’acquedotto Medievale di Salerno é uno dei simboli identitari della città. Situato nel centro della città, fu eretto per approvvigionare d'acqua il monastero di San Benedetto, presso le mura orientali.
La lunghezza stimata era di circa 650 metri (255 su archi e pilastri, i restanti affidati a condotte sotterranee o ubicate su muri), con una altezza massima dal suolo di circa 21, con in più tutta una serie di monumentali cisterne adibite alla distribuzione dell’acqua.
L'acquedotto è stato ribattezzato popolarmente "Ponte del Diavolo" e si raccontava che fosse stato costruito dal mago salernitano del XII Pietro Barliario in una sola notte, con l'aiuto dei demoni.
Restauro del monumento e ripristino del funzionamento dell’impianto idrico e di illuminazione
Raccolta fondi
I tratti superstiti della struttura idraulica hanno subito una aggressione biologica rappresentata in primis dalla crescita della cosiddetta “vegetazione ruderale” che ha fortemente contribuito ad accelerare i processi di aggressione fisico-chimica ai
quali il monumento è andato incontro nel corso del tempo.
Una carta del degrado, realizzata di recente dalla cattedra di Archeologia Medievale, mette in luce le alterazioni antropiche legate a diversi fattori che hanno determinato in più punti il distacco della stilatura di malta tra i conci e la perdita di scaglie e pietre di piccole
dimensioni utilizzate nei rinzaffi.
Gli interventi previsti possono essere sinteticamente indicati in: pulitura e consolidamento del basamento in piperno, delle lastre marmoree, dei pinnacoli, degli elementi lapidei aggettanti e della cancellata in ferro, trattamento antigraffiti, integrazione e/o sostituzione dl sistema di ancoraggio dei puttini, integrazione lacune, rimozione delle dilavature dei cloruri di rame, rimozione delle stuccature esistenti e successivo rifacimento con idonei materiali, pulitura e restauro scultura in rame e protezione finale.