Neri di Bicci - 1470 ca.
Direzione regionale Musei Toscana
Arezzo (Toscana) – Cappella Tarlati di Pietramala, Basilica di San Francesco
Il dipinto è opera di Neri di Bicci (cm 162 x 176, con cornice cm 215 x 225).
Il soggetto è ambientato all’interno di un tempietto, la cui architettura denota attenzione per l'aspetto prospettico.
La fortuna della bottega Bicci si fondava sui consolidati stilemi tardo-gotici che continuavano ad incontrare il favore di una vasta committenza.
Restauro
Raccolta fondi
Le criticità che l'opera presenta sono state indotte nel tempo dalle sollecitazioni dell'ambiente di collocazione - l'altare sotto la bifora della cappella - che hanno esposto il supporto ad insolazione diretta ed escursioni termo-igrometriche. Ciò ha, infine, provocato la fenditura del supporto, bloccato inopportunamente alla cornice e l'inaridimento del legno, per altro attaccato da insetti xilofagi. Nel frattempo la bifora è stata oggetto di restauro e anche l'isolamento dell'ambiente con l'esterno è stato migliorato, mediante l'applicazione di una contro-finestra.
L'intervento sull'opera prevede:
• lo smontaggio dall'altare della Cappella Tarlati di Pietramala e la collocazione all'interno del cantiere allestito nella basilica presso la Cappella di san Benedetto;
• la pulitura del retro del dipinto con pennelli ed aspiratore;
• la disinfestazione del supporto e della cornice con metodo anossico e loro trattamento;
• il risarcimento della fessura passante sul supporto, mediante incuneatura;
• il consolidamento della materia pittorica;
• la rimozione di polveri e sostanze grasse della superficie pittorica del dipinto e della cornice;
• la revisione estetica della superficie dipinta e della cornice;
• la realizzazione di una struttura da applicare sul retro dell'opera, per la protezione dai raggi solari e dalla polvere;
• la revisione del sistema di montaggio dell'opera nella cornice;
• la ricollocazione dell'opera sull'altare;
• il posizionamento e corretto puntamento dei faretti di nuova acquisizione per una migliore illuminazione e leggibilità dell’opera.
Il pubblico potrà vedere tutte le fasi del restauro grazie ad un cantiere aperto, progettato appositamente, all’interno della Basilica.